29 agosto 2006

Preparazioni per un evento di fine estate

Quando ti risvegli la mattina col desiderio di restare sotto il lenzuolo invece che con quel caldo appiccicoso e con le gambe libere sopra le lenzuola stropicciate, beh... allora è proprio finita l'estate.

L'ultima giornata in spiaggia è ormai alle spalle. Trascorsa furtivamente a passeggiare in riva al mare, solo con mia moglie e col la prole a casa intenta nel suo riposino postprandiale.

Ma anche se l'estate è terminata la vacanza deve ancora cominciare.

Non è da tutti vivere tutta l'estate in bilico tra mare, ufficio e una sperduta stazione ferroviaria nascosta in mezzo al nulla, dove poter lasciarci la macchina.

Non è da tutti vivere tutta l'estata con l'acquolina in bocca a pregustare la vacanza che verrà. L'evento che aspetti per mesi e per cui i preparativi durano mesi.

Certo, l'estate si passa nei centri commerciali cercando di controllare una figlia che con un gelato in mano si trasforma improvvisamente nel pericolo pubblico numero uno mentre la moglie cerca il suo top.

Io, la mia camicia l'ho presa in prestito da mio padre. O forse da mia madre, sicuramente più consapevole delle camicie di mio padre. E' da ammirare la cura con cui mia madre mette ordine alle cose. Con lei tutte le cose sono a portata di mano, il passato torna presente e sarà sicuramente futuro. Con mia madre in azione il tempo non riesce a consumare le cose. Mia madre ferma il tempo.

Quella bella camicia di seta, così al sicuro nel guscio delle sue attenzioni, diventa fragile e delicata nel  caotico mondo dove mi muovo io. La mamma si mostra leggermente apprensiva ma piena di fiducia quando mi istruisce su come lavare e stirare il prezioso tessuto. Io sono più spaventato di lei perchè già so che non potrò riferire i comandamenti a mia moglie,  poco incline a ricevere istruzioni e non avrò la possibilità di controllo sulle sorti dei miei indumenti. Ma ho fiducia anch'io.

Ma i preparativi non si esauriscono con il top di mia moglie e la mia camicia. C'è una lingua da apprendere. E così, nella lunga e furtiva camminata in riva al mare nella nostra ultima giornata di mare, mia moglie, con amorosa diligenza, ignorava il suo dolore al piede e percorreva decine di chilometri per cercare di insegnarmi i primi rudimenti di francese. Senza fogli di carta o parole scritte riesce con la sua precisione labiale ad insegnarmi ausiliari e verbi. Per me è un atto dovuto fare attenzione a non liberare la mia dislessia.

Per il viaggio a Parigi tutto deve essere perfetto.

24 agosto 2006

09 agosto 2006

Campioni

Nella musica che ascolto, oltre ovviamente alle sensazioni e alle emozioni che ne ricevo, apprezzo l'originalità e la genialità dell'artista. Se quel che ascolto è il solito polpettone che ricicla in maniera industriale e poco artistica idee di altri geni... be'... mi scatta subito la paletta marrone con su scritto "monnezza".



Quando ho scaricato dalla rete e ascoltato per la prima volta Blue Lines, l'album d'esordio dei Massive Attack, sono rimasto colpito dalla sezione ritmica del pezzo d'apertura: Safe from Harm. Un giro di basso geniale e una batteria perfetta sostenuta da quel tocco di chitarra dalla freddezza tipicamente fusion.



Stamattina la freddezza ce l'avevo addosso. Il jazz e la fusion si sono prestate perfettamente al mio stato d'animo e diligentemente hanno fatto da colonna sonora al mio mattutino viaggio in macchina.

Alla radio parte Stratus di Billy Cobham. Cazzo! Lui sì che sa come suonare la batteria! Non è il solito coatto che si sente obbligato a mostrare ogni volta la sua tecnica.

Mi ha subito fatto tornare in mente la prima volta che lo vidi in un concerto trasmesso in tv. Me ne innamorai subito e divenne il mio mito di adolescente che inizia ad accostarsi alla musica.

In questo brano si sente tutta l'anima fusion di Cobham. Ruggiti rock e percorsi jazz. Qui e lì si sente l'influenza di Miles Davis e nelle chitarre c'è l'ombra di John McLaughlin. Ma sono solo richiami delle sue precedenti esperienze. Dopo tutto se uno passa il suo tempo a suonare con quei geni per forza di cose le sue orecchie si sporcano di quei suoni...



A metà del brano parte quel riff... "eh sì, 'sto pezzo lo conosco!".

Mi servono una ventina di secondi prima di ricordarmi dei Massive Attack più un altro paio di istanti per fare il calcolo: Spectrum è degli inizi degli anni 70, Blue Lines inizio anni 90.... Il genio è Cobham e i copioni sono i Massive Attack.



Ma la paletta marrone non la alzo. I Massive Attack sanno vestire con nuova anima e applicare nuove pulsazioni alla musica che campionano.

Do la colpa al fatto che con gli mp3 non si ha più la copertina del disco a disposizione per leggere gli autori dei pezzi e chi suona cosa. Ormai la musica si consuma senza rispetto. Pornografia per le orecchie.



07 agosto 2006

Atto di forza e crostate al peperoncino

Certo, i bambini devono essere trattati con dolcezza.

Quindi, come a molti capita, se la prole non vuole mettere piede sulla sabbia del mare e piagnucola e si ritrae ad ogni tentativo di fargli fare il bagno al mare occorre usare la dolcezza e la pazienza del metodo di mia moglie: la si prende e con un fermo e deciso atto di forza la si trascina dall'ombrellone alla battigia.

Io non ero presente durante questa delicata prova d'affetto ma il giorno dopo ho visto i risultati. Non so se il merito è di mia moglie o della crostata al peperoncino di mia suocera ma mia figlia in spiaggia non era più la bambina che conoscevo. Ora è tutto un correre, stare in acqua, rincorrere le onde, fare buche e fare forme con la sabbia.

Questo probabilmente è l'incubo di molti genitori che si sentono distrutti dopo la prima mezz'ora. Per me invece è l'opportunità di togliere i legacci al bambino che è in me che è cresciuto a giocare a fare buche (diventato adulto a forza di buche) e castelli di sabbia (diventato adulto nel vedere le proprie fantasie crollare come i miei castelli d'infanzia).

Ora quel monello dentro di me è giustificato a ritornare a giocare con la sabbia, e a rincorrere l'amichetta di giochi per prenderla prima che cada in acqua, e a giocare con lei a costruire il più bel castello del mondo.

E' bello avere propria figlia come amichetta di giochi.


Un post idilliaco e troppo sdolcinato?


Non dimenticate la crostata al peperoncino!

Frizza, picca e lascia la bocca arsa. Assolutamente da evitare!


Inoltre son pure terminati i panini con le salsicce.