24 maggio 2007

So what?

La via verso la redenzione è lunga.
Ma se strizzo l'orecchio riesco a sentire il garrito della bandiera del traguardo.
Ma quale traguardo?
Lo sanno pure le zanzare che iniziano a banchettare con le mie caviglie che ogni traguardo è solo il trampolino per una nuova partenza. Per un altro obiettivo da raggiungere.

Che la via della redenzione sia l'applicazione pedissequa del finalismo?

Il tempo è poco e non va sprecato nel far vibrare l'orecchio con volgari melodie senza valore.
Solo chi come mia moglie ho già letto tutti i classici e visto tutto quello che di interessante è stato messo su celluloide può permettersi di sprecare il proprio tempo e dilettarsi alla visione di Cento vetrine.

Ma io sono ancora in debito formativo: e la bandiera del Jazz è il mio prossimo traguardo!

Ma a me non basta il semplice ascolto. Devo capire. Capire e contestualizzare.
Ma ho bisogno di essere guidato. Capito Nematode?

Per ora mi avvicino al primo traguardo tornando indietro. Vado avanti col passo del gambero: son partito dalla fusion per avere qualche piccolo appiglio rassicurante nel rock. Ho rispolverato i Weather Report.
Poi Wayne Shorter mi ha portato dritto dritto a Miles Davis. Già lo conoscevo con Tutu ma... Kind of Blue è stata la rivelazione!
Ripercorrere la sua discografia vuol dire far luce su gran parte delle tappe del Jazz.
Il jazz modale. Ho capito che il jazz modale mi piace. E' la dimostrazione che il jazz non è freddo come i superficiali si affrettano a dire.

Si perchè la faccia snob di questa musica porta a dire che "il Jazz è come un peto. Piace solo a chi lo fa"

Ma il jazz sa essere caldo. Passionale ed intimo.
Così caldo che si rischia di rimaner bruciati ascoltando A Love Supreme di John Coltrane. La redenzione!

Ma cosa c'era prima del Jazz Modale? Il gambero torna indietro e scopre il BeBop.
E qui ci si deve mettere il vestito dello snob, perchè nel bop non c'è posto per la banalità, la ballabilità e per i motivetti scontati.
E giù fiumi di accordi e cascate di improvvisazione.

Ci si diverte con Dizzy Gillespie, con i cinguettii di Charlie Parker e quel matto e maleducato di Thelonious Monk.

Ma non è con le liste dei musicisti che si va avanti.
L'apprezzamento di questa musica passa anche per il compiacimento nel riconoscere almeno un pugno di quelle innumerevoli citazioni sonore inserite nei brani.

Di accordi da metabolizzare ce ne sono a tonnellate. E la mia caratteristica digestione lenta ritarderà l'inevitabile ruttino.

Ma ora qualche anima pià che mi riporti nel presente e mi dica quello che vale la pena ascoltare degli ultimi anni.
Nematode... dico a te!
;-)

18 maggio 2007

Redemption Blues

Il momento è delicato.
Non c'è spazio per le esigenze personali.
La stanchezza non è presa in considerazione.
Tolleranza Zero.

Ma io sono inciampato in un errore.
Ho sbagliato. Mi dispiace.
Ti prego, non allontanarmi!

Il momento è teso.
Ma so cosa devo fare:
arrampicarmi su quel muro scivoloso che è la ricerca della redenzione.

14 maggio 2007

Non m'ama Blues

Nonostante la primavera io ho bisogno di tirar fuori il mio blues.

Sì, perché stamattina mi son svegliato ma avrei voluto continuare a russare.
Sì, io russo in 4/4. Ritmo costante. Solo il mio assolo di naso.

Urli e lamenti mi hanno strappato dal sonno.
Solo per amore allento la stretta dal mio cuscino.

Per fortuna che c'è mia moglie accanto a me.
Non ho ancora deciso se è più bella distesa o srotolata in tutta la sua altezza.
Ma stamattina non sono in vena di decisioni.
Ma è lei che forse è in cerca di emozioni.

E mi dice che non m'ama.

Non m'ama più!
Oh no!
Non m'ama blues!

12 maggio 2007

Rinascimento!

Assopito nel torpore delle chiacchiere a base di puzze di pannolini, capricci di bimbe e favole splatter vengo risvegliato dal commento che recentemente xThePunisher mi ha lasciato e dalla coscienza morale mostrata dalle miglionaia di bravi rappresentanti di famiglia che in queste ore stanno popolando Roma.

Oh! Un vero Rinascimento!
Che frasi pregne, pregnissime di significato!!!
"Solo con una famiglia naturale una nazione può ritenersi civile e pronta al futuro!"

Vorrei sentire come commenta 'sta frase pregna quella ragazza, appartenente ad una famiglia naturale, figlia di quel padre naturale che per pochi euri e una bottiglia di birra la vendeva.

Ho due miei amici che sfortunatamente non sono così pregni, ma si limitano ad essere degli omosessuali. Non credo che loro sarebbero capaci di tutta la bontà d'animo necessaria a vendere una figlia. No! Loro non sono così civili!








11 maggio 2007

'ov'è mamma?

Tra le cose che un padre premuroso deve fare c'è il dover mettersi a studiare cosa dicono i cosiddetti esperti sulle favole. Gli esperti non deludono: dicono tutto, e alla pagina successiva, il contrario di quanto detto prima!

Ieri i nonni hanno regalato alla mia piccina riccioluta un bel libro con la storia di Bambi e, all'ora della nanna la mia bimba con gli occhi da cerbiatta, giustamente, mi dice "vojo libblo, leggi libbbrlo, voio bambi".

E nella penombra della sua cameretta inizia la lettura, tra colori bellissimi e personaggi simpatici ed innocui. Tutto procede per un sonno tranquillo quando quello stronzo di un cacciatore decide che la mamma di Bambi non ha il diritto di rimanere viva. Io ho cercato di glissare ma la mia bimba non è così scema da non accorgersi che Bambi per le due pagine successive era triste e che sua madre non c'era più!
E come era già avvenuto durante la prima visione dell'Era Glaciale: "'ov'è mamma? E mamma? 'ov'è mamma?"
A quel punto ho barato: avevo fame, la gola mi faceva male e volevo starmene un po' con mia moglie, per cui le ho raccontato la balla che la madre era finita all'ospedale ma che poi stava bene. Insomma l'happy ending.

Come previsto nel giro di pochi minuti l'infante era russante sotto le coltri. Al riparo da ogni male.

Ma il dubbio rimane: fino a che punto dovremmo tenere al riparo la piccina?
Come e perchè raccontare certe storie?

Posso capire le favole dove la maschera del male viene distrutta, come nel caso di Cappuccetto Rosso o Biancaneve.

Ma ditemi mai perchè devo spaventare mia figlia con storie terribili di bambini che vengono abbandonati nel bosco dai propri genitori, come in Hansel & Gretel.

Ma dove sono maggiormente e più frequentemente in difficoltà è nell'affrontare la morte.
Iniziando da tutte queste principesse che vengono credute morte e che invece no, dormono (vedi Biancaneve e la Bella Addormentata) per finire con le mamme che invece muoiono sul serio. Loro sì.

07 maggio 2007

L'Amore dietro la porta

E' facile adesso vantarsi e mostrandosi fieri e felici, magari davanti a fotografie con sette megapixel viste in 16:9.

Si dimentica presto come ci si senta inutili e impauriti, consumati dall'ansia dietro a quelle porte che ti vengono chiuse davanti la faccia.

Parlare della gioia del primo incontro con quel piccolo esserino grigio sarebbe banale e riduttivo.
Perchè non è solo la gioia che si prova, la pancia rimane accartocciata finchè non si è testimoni oculari che anche l'essere che è stato aperto per tirare fuori quella piccola creatura sporca e delicata stia bene.
E bisogna tirar fuori la voce e sbattere i pugni per poter sciogliere quel nodo alla gola e riunire la coppia che solo poche ore prima dormiva abbracciata e tranquilla.

Sì, occorre battere i pugni e tanta determinazione per far aprire le porte chiuse e ottenere quello che si vuole.

Amore mio, spero tanto che insieme apriremo ancora tante porte!