15 febbraio 2007

What a wonderful world?

Oggi un mio amico mi ha segnalato questo articolo:
http://tinyurl.com/33fsg7
In breve: un giovane blogger egiziano è stato arrestato per quello che ha scritto nel suo blog. Prontamente il mondo democratico si è mobilitato: ecco il relativo indirizzo per sottoscrivere la petizione di liberazione:
http://www.petitiononline.com/KAmer/

L'ho fatto, la libertà di parola va difesa.
Un modo civile per farsi sentire. E anche parecchio comodo: un paio di click, scrivi il tuo nome, il tuo indirizzo email – cose che chi bazzica in internet riesce a fare ad occhi bendati – e in 30 secondi hai la sensazione che insieme si possa cambiare il mondo e sconfiggere le ingiustizie.

Ma in bocca mi rimane il sapore dell'ipocrisia, col classico retrogusto della superficialità.



14 febbraio 2007

San Valentino

San Valentino è una di quelle feste che mi è stata sempre indigesta.
La festa degli innamorati!
Ma cosa diavolo significa la festa degli innamorati?
Che bisogna spendere un pensiero e/o fare la festa agli innamorati perché loro sono le fondamenta delle famiglie di domani? (Sì, vabbè, lasciamo perdere i Dico). Ma se così fosse la nostra casa società dei consumi ci consiglierebbe di manifestare questo pensiero speso spendendo quattrini in stupidi regalini alle coppiette che più ci sono vicine.
Invece no! I regalini se li fanno tra di loro i fidanzatini, che a San Valentino si ricordano, grazie ai preziosi ed utili consigli per gli acquisti, che il loro amore val bene una cena, una scatola di cioccolatini, un piccolo peluche, un vivace mazzo di fiori.

E nessuno vuole esimersi dalla giostra. Perché è più facile comprare il regalino che infilarsi nel ginepraio del "se non gli faccio il regalino penserà che non l'amo abbastanza" - "lo so che tu mi ami e che questa storia dei regalini è solo una menata commerciale ma a cena fuori col lume di candela mi ci potevi portare!"

Quando ero un giovane ed orgoglioso single, insieme ai miei amici manifestavamo il nostro disgusto per questa stupida festa con la cena dell'anti-san-valentino.
Ovviamente era sempre una battaglia da combattere quella di trovare un ristorante con un tavolo disponibile a noi.
Non ci siamo mai soffermati abbastanza sull'ipocrisia e l'inutilità del nostro gesto.

Oggi, sposato, con prole e con la vita sociale praticamente devitalizzata, il San Valentino potrebbe essere l'occasione per passare una sera romantica con mia moglie.
Basterebbe un po' di organizzazione nel trovare la baby sitter per la piccina. Ma poi penso alla nostra baby sitter di fiducia.

 — Ciao F., stasera potresti venire da noi per stare con Romana? Noi vorremmo uscire!
 — Cioè...
(sì, la nostra baby sitter è giovane e si sa che i giovani utilizzano il "cioè" come incipit)
 — Cioè... oggi è San Valentino!

Intendendo dire: "Senti babbione, ma mi hai vista? Non vedi che sono una giovane gnocca? E tu pensi davvero che io sia disposta a sprecare un San Valentino per stare con la vostra bambina che molto probabilmente alle 21:30 starà già dormento rendendomi la serata noiosissima?!? No, non basta il vostro super-mega-televisore! Io voglio uscire col mio fidanzato e coltivare il mio sogno d'amore!"

No, non posso proprio biasimarla. E non potrei neanche convincerla proponendogli tanti soldi: ho a malapena la possibilità di pagare il mio di San Valentino, figuriamoci se posso permettermi di pagare anche quello di una giovane coppia di fidanzatini. E poi il mio sogno d'amore è già stato realizzato.

Credo proprio che se voglio evitare il ginepraio di cui sopra dovrò rifuggiarmi in un mazzo di fiori.

13 febbraio 2007

Those days are over

Ti accorgi che stai invecchiando quando, girovagando per la rete, ti passa sotto al mouse un filmato di quello che è successo domenica sera, alla consegna dei Grammy e... e senti quel brivido lungo la schiena che ti fa tornare pischello!

Non mi piace sguazzare nella nostalgia, preferisco le cose nuove a quelle vecchie, ma... io quel brivido l'ho sentito sul serio!

Son passati più di 20 anni da quel concerto al Palaeur! E al solo pensiero l'adrenalina torna in circolo e il mio corpo inizia a ballare come un budino mollo!

E adesso in questi pochi pixel in movimento riecco I Police. Un corto circuito.

Sting che non è lo Sting solista, elegante e contenuto, ma è il pungiglione dei Police, quello con la cannottiera e che nonostante l'età finisce con quel salto "a-la-police". Certo, la voce non è più quella del ventenne che è stato, ma la grinta e l'esperienza ci sono tutte e gli consentono di interpretare il brano con la giusta vitalità.
Stewart Copeland ora ha gli occhiali da professore ma si dimena come il più scalmanato dei suoi possibili alunni.
E poi c'è Andy Summers vecchio come ai vecchi tempi, solo più imbolsito.

La versione di Roxanne che hanno suonato non è una cover. E' la versione aggiornata dei Police, che sembrano essersi persino evoluti da quello che erano nell'84. Ai tre piace suonare, non hanno mai smesso di farlo e, a quanto pare, gli è tornata la voglia di farlo di nuovo insieme.

Anche il testo mi sembra abbastanza azzeccato ai giorni nostri:

Those days are over
You don't have to sell your body to the night

Walk the streets of money
You don't care if it's wrong or if it's right