14 settembre 2006

Paris est fille

Parigi è femmina. Vezzosa, col trucco sembre ben aggiustato. Che ti ammicca per conquistarti ma è pronta a fare la difficile e a rifiutarti in maniera altezzosa.

Con questo viaggio in francia mi è sembrato di stare in un film di Almodovar dove tutta la storia è al femminile e gli unici uomini che si incontrano sono inutili o omosessuali e spesso si chiamano Christof.



Abituato ad una logica lineare, forse un po' maschilista, la logica francese mi appare come un pensiero femminile: curvo, arricciato e pieno di inutili ammennicoli, incomprensibile come l'interno di una pochette femminile.



Mi son sentito come un adolescente che si deprime di fronte all'incomprensibile logica femminile quando mi son trovato alle prese con una boccetta di sapone per le mani appena comprata al supermercato: non sono stato capace di utilizzarla. Poco mi consola che neanche mia moglie e la sua amica italiana siano riuscite nell'impresa.



Per pudore tralascio i miei indegni tentativi di avere ragione di un lettino da campo francese. Ne ho aperti e chiusi diversi, ma erano americani, spagnoli e italiani. La logica francese è come il Macintosh: incompatibile con tutto.



Perché mai in un parco i bambini devono pagare per potersi dondolare su un'altalena?



Però è una bella soddisfazione essere ad un matrimonio francese, in un bellissimo castello sperduto nella Normandia, accompagnato dalla donna più affascinante e la bambina più graziosa. Faceva tanto Moulin Blanc. E spero con tutto il cuore che questa la capiscano solo gli italiani, 'che mi son rotto di essere l'unico che non capiva un cazzo di quel che si diceva!











8 commenti:

utente anonimo ha detto...

Che figata quel castello! :)

Saluti a tutta la famiglia coniglia in vacanza!


coneja

utente anonimo ha detto...

Ma siete andati al parco del Lussemburgo? Lì davvero si deve pagare per andare ai giochi dei bambini! Però è tutto molto bene organizzato, pulito e al posto della nuda terra c'è una bellissima pavimentazione in gomma morbida!

Comunque a suo tempo anche mia figlia si seccò un po' che gli altri bambini non parlassero italiano: ma qui parlano tutti francese! disse con aria piuttosto offesa!

api

MuccoPazzo ha detto...

Poteva andar peggio.



Poteva piovere?



No, potevo esserci io!

utente anonimo ha detto...

Carissima Api, altro che gomma morbida! La pavimentazione dei giochi al Luxembourg attualmente è di sabbia!!!! Quindi se non abiti lì vicino (ricca saresti e potresti cambiare il tuo piccino prima dell'uscita serale nei ristoranti dove non ci sono seggiolini o anzi ancora meglio farlo fare dalla baby sitter e fargli passare la serata con lei) sei fregato, ché ti devi portare appresso il ragazzino sporco di sabbia!!!

Citrux

utente anonimo ha detto...

Vero è che l'ultima volta che siamo stati al Luxembourg è stato circa 6 anni fa, ricordo che c'era una parte a sabbia, con due orrende piscinette contenenti un acqua dal colore veramente impossibile da descrivere, nella quale però i bimbi francesi sciacquettavano in tutta tranquillità, ma vicino al piccolo edificio del Gran Guignol c'era una zona recintata molto estesa, a pagamento, con zone differenziate per età riguardo i giochi e con tanto di animatori-controllori, e pavimentazione appunto in gomma. Non dirmi, ti prego, che un altro mito mi è caduto dissolvendosi come neve al sole!

PS: non sono ricca, ma volendo la casa in rue de Grands Augustin c'è ancora..

api

utente anonimo ha detto...

Cazzarolà, a rue de Grands Augustins!

Una vera bourgeoise, la mia apetta!

Keterita ha detto...

arrivata al MOULIN BLANC avevo le lacrime gli occhi!

seamus ha detto...

E meno male che qualcuno l'ha capita! ;-D