13 febbraio 2007

Those days are over

Ti accorgi che stai invecchiando quando, girovagando per la rete, ti passa sotto al mouse un filmato di quello che è successo domenica sera, alla consegna dei Grammy e... e senti quel brivido lungo la schiena che ti fa tornare pischello!

Non mi piace sguazzare nella nostalgia, preferisco le cose nuove a quelle vecchie, ma... io quel brivido l'ho sentito sul serio!

Son passati più di 20 anni da quel concerto al Palaeur! E al solo pensiero l'adrenalina torna in circolo e il mio corpo inizia a ballare come un budino mollo!

E adesso in questi pochi pixel in movimento riecco I Police. Un corto circuito.

Sting che non è lo Sting solista, elegante e contenuto, ma è il pungiglione dei Police, quello con la cannottiera e che nonostante l'età finisce con quel salto "a-la-police". Certo, la voce non è più quella del ventenne che è stato, ma la grinta e l'esperienza ci sono tutte e gli consentono di interpretare il brano con la giusta vitalità.
Stewart Copeland ora ha gli occhiali da professore ma si dimena come il più scalmanato dei suoi possibili alunni.
E poi c'è Andy Summers vecchio come ai vecchi tempi, solo più imbolsito.

La versione di Roxanne che hanno suonato non è una cover. E' la versione aggiornata dei Police, che sembrano essersi persino evoluti da quello che erano nell'84. Ai tre piace suonare, non hanno mai smesso di farlo e, a quanto pare, gli è tornata la voglia di farlo di nuovo insieme.

Anche il testo mi sembra abbastanza azzeccato ai giorni nostri:

Those days are over
You don't have to sell your body to the night

Walk the streets of money
You don't care if it's wrong or if it's right